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Attrarre talenti e stimolare l’innovazione. Sono gli obiettivi del programma Startup Hub e dello strumento Startup Visa, promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). C’è tempo fino al 17 marzo 2022 per candidarsi. L’iniziativa (per la quale sono state riaperte le selezioni) si rivolge agli imprenditori di Paesi non europei che abbiano voglia di investire in Italia, individualmente o in team. 

Negli ultimi anni il Ministero ha ricevuto ben 500 candidature, arrivate da 50 paesi diversi. Il programma è stato esteso a chi già risiede in Italia, con regolare permesso di soggiorno. Gli altri hanno la possibilità, attraverso Startup Hub, di ottenere un visto di ingresso per lavoro autonomo. 

Le candidature possono essere inviate esclusivamente on line, all’indirizzo italiastartupvisa@mise.gov.it. La selezione privilegia naturalmente le startup che abbiano al centro della loro attività la componente tecnologica (che si tratti di servizi o prodotti non fa differenza). Per tutte le informazioni del caso, rimandiamo alla pagina dedicata, sul sito del MISE (https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2043074-riaprono-le-candidature-per-i-programmi-italia-startup-visa-e-italia-startup-hub). 

Quanto all’universo startup, possiamo scrivere, dati alla mano, che le prospettive sono rosee per chi decide di investire sulle proprie idee. Nonostante la crisi sanitaria, gli anni che abbiamo alle spalle hanno fatto registrare percentuali molto positive per gli imprenditori dell’innovazione. 

Nel 2021 il numero di imprese innovative è cresciuto posizionandosi, alla fine del terzo trimestre (luglio-settembre), a circa 14.000 startup innovative (+16,8%) e a 2.066 PMI innovative (+15,5%), confermando il buon risultato già ottenuto nel 2020. Anno in cui il numero di iscrizioni, nella sezione speciale del registro delle imprese, era cresciuto rispetto al 2019 del 10%, per le startup innovative e del 31,4%, per le PMI innovative. Importante è stato il contributo di queste realtà imprenditoriali anche dal punto di vista dell’occupazione, con un incremento del 40,5% (Dati MISE).

La Puglia è tra le regioni che hanno visto aumentare il numero delle nuove imprese in ambito tecnologico; i dati la portano al settimo posto nella classifica delle regioni italiane dove l’impresa innovativa vola. Alla fine del terzo trimestre del 2021 il numero delle startup registrate in Puglia era pari a 669 (quasi il 5% del totale delle innovative italiane).

Numeri che testimoniano evidentemente il grande desiderio di uscire da una crisi senza precedenti, utilizzando il canale dell’innovazione. Gli strumenti tecnologici, del resto, sono stati indispensabili nelle fasi acute della pandemia e continuano a essere tali. Anzi, è proprio questo il momento di cogliere i segnali lanciati dai nuovi bisogni e rispondere creando o potenziando servizi cruciali per la vita quotidiana. LWBProject è sempre al fianco (con consulenze e operativamente), di coloro i quali abbiano idee da proporre e da far crescere.