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Una volta si chiamava viaggio di formazione intellettuale. Lo intraprendevano, nel XVIII secolo, i giovani rampolli delle famiglie aristocratiche e gli artisti. Una consuetudine che ci ha regalato tante gioie letterarie: pensiamo al bellissimo “Viaggio in Italia” di Goethe, giusto per citarne una. Oggi viaggiare è molto più semplice e resta l’esperienza di conoscenza interiore e del mondo esterno forse più gratificante che si possa fare. Per qualcuno è persino gratis.

Torna infatti l’iniziativa europea rivolta ai giovani diciottenni che desiderano esplorare il continente nel quale vivono. Sono 20 mila i pass gratuiti (2361 quelli italiani) per viaggiare in treno, da soli o in gruppo. L’avventura forse sta proprio nell’abilità di aggiudicarsi l’opportunità Interrail; bisogna presentare la propria candidatura sul portale dell’Unione Europea (https://europa.eu/youth/discovereu_it) entro il 16 maggio.

Occorre essere nati tra il 2 luglio 2000 e il primo luglio 2001 (compresi), ed è naturalmente necessario avere la cittadinanza europea e presentare un travel planning, cioè un programma di viaggio. Quest’ultimo requisito è in realtà uno sprone ad organizzare un viaggio che abbia una sua “coerenza”, che non sia semplicemente la visita di un paio di capitali. Spostarsi in aereo permette di raggiungere mete anche lontanissime in breve tempo, e le compagnie low-cost hanno rivoluzionato il concetto stesso di viaggio, rendendolo anche decisamente più democratico.

Tuttavia il treno, oltre ad essere un mezzo di trasporto meno inquinante, conserva il suo fascino “antico” e permette di godere non solo delle mete che si decide di raggiungere ma anche del percorso. E’ senza dubbio la via migliore per conoscere l’Europa, soprattutto per i neo diciottenni, non ancora pressati da scadenze di lavoro e di altro genere. Rappresenta inoltre uno “strumento” attraverso il quale riappropriarsi di un luogo fisico, culturale e sociale che tutti noi, cittadini europei, dovremmo difendere, evitando di mettere in luce solo le sue carenze politiche.

La prima responsabilità che un giovane può assumere rispetto al luogo in cui vive è impegnarsi a conoscerlo. I pass gratuiti, da consumare tra il primo agosto 2019 e il 31 gennaio 2020 sono quindi una possibilità da cogliere al volo, in questo senso. Anche se privilegiano gli spostamenti in treno, prevedono delle eccezioni, per chi vive sulle isole o in zone non raggiunte dalle ferrovie. Se si viaggia in gruppo si deve essere al massimo in cinque.

Hanno accesso all’iniziativa anche le persone con disabilità o problemi di salute, che godono di speciali condizioni di viaggio. Chiunque si candidi deve comunque partecipare ad un quiz. In autunno si aprirà una nuova sessione di selezioni. I vincitori dei pass gratuiti saranno invitati a raccontare le loro esperienze all’estero su Facebook, Instagram e Twitter, dove saranno aperti profili e account ad hoc.