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Pubblicata la quarta edizione del Global Talent Competitiveness Index (GTCI), indagine internazionale, realizzata da Adecco Group in collaborazione con Insead e Human Capital Leadership Institute, che classifica 118 Paesi per capacità di sviluppare, attirare e fidelizzare i talenti.

Il Paese più attrattivo a livello mondiale, secondo l’indice GTCI 2017, risulta essere la Svizzera, seguita da Singapore e Regno Unito.
L’Italia si colloca al 40esimo posto a livello globale per capacità di attrarre talenti, seguita Ungheria (41° posto), Arabia Saudita (42°) e Grecia (43°) e prima di Polonia (38°) e Costa Rica (49°).
Il nostro Paese mostra un certo ritardo nell’attrarre talenti, in particolare rispetto alle economie sviluppate; al contrario, si dimostra valido nella capacità di formare il talento e di fruire di capitale umano qualificato, ambiti nei quali si classifica rispettivamente al 28° e al 31° posto. La capacità dell’Italia di permettere al talento di svilupparsi e crescere prende in considerazione specifici indicatori come il livello del sistema educativo, la qualità della formazione continua e l’accesso a opportunità di apprendimento per tutto il corso della vita.
Per la prima volta, il GTCI punta i fari anche sulle singole città. Buoni risultati per alcuni centri come Bologna, al 26esimo posto e prima tra le italiane, Milano (31°) e Torino (35°), che si posizionano tra le 50 città del mondo con maggiore capacità di attrarre professionisti e giovani risorse. A dominare la classifica internazionale, invece, si confermano per capacità attrattive per i talenti alcune città del Nord Europa: Copenaghen, Zurigo e Helsinki.