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Il 2020 è stato un anno complicato, inaspettato, doloroso, ma anche ricco di gesti straordinari. Ci apprestiamo a voltare pagina, chiudendo (solo materialmente) il calendario 2020; nel farlo ci piacerebbe ricordare i protagonisti di questi lunghi mesi. Con un pensiero speciale rivolto alle migliaia di persone che ci hanno lasciato. 

Siamo stati tutti protagonisti e lo saremo ancor più nel 2021, ognuno nel proprio ambito, con i propri sentimenti, le emozioni e i gesti compiuti. A proposito di gesti, è doveroso ringraziare i medici, gli infermieri, il personale OSS e gli addetti alle pulizie negli ospedali, i cuochi delle mense, tutti gli operatori che contribuiscono al buon funzionamento delle strutture sanitarie. 

A loro (che hanno pagato al Sars-CoV-2 un tributo pesante, in termini di vite umane) dobbiamo moltissimo. Per la prima volta, nella storia della Repubblica, gli scienziati hanno “preso il posto” dei politici, sugli schermi televisivi, in rete, in radio, sui social e sulla stampa. Alla ricerca scientifica dobbiamo i primi spiragli di luce visibili in fondo a questo 2020. Luce che ci auguriamo possa investire il Paese, il mondo intero, nel corso del 2021. 

Il vaccino per arginare l’avanzata della Covid è già in corso di somministrazione, non solo in Europa; auspichiamo che, in Italia, il numero delle dosi in arrivo cresca rapidamente; che, accanto al vaccino Pfizer, possano affiancarsene altri, per raggiungere quell’immunità di gregge indispensabile per tornare ad essere nuovamente liberi. Nei movimenti e nello spirito. 

Nel ringraziare l’associazionismo e il volontariato a livello nazionale e locale, le istituzioni, le aziende che con noi lavorano nell’ambito della progettazione sociale, della comunicazione a 360° e del rilancio del tessuto economico e culturale di Taranto, vogliamo augurare a tutti qualcosa che la parola libertà sintetizza al meglio. 

Libertà di movimento, alla quale per il momento dobbiamo continuare a rinunciare, in parte, ma solo per una prospettiva più importante; libertà nell’esprimere potenzialità e desideri, da tradurre in opportunità di lavoro, di formazione. Libertà di pensare ad una Taranto alternativa, dove la bellezza, la storia, l’università, il turismo possano, supportati dalla tecnologia, divenire i grandi protagonisti del rilancio della città. Auspichiamo anche un maggiore rispetto della libertà degli altri e auguriamo a tutti di poter avere libertà di scelta. Crediamo sia l’attesa più importante. Perché i cittadini non meritano di continuare a sentirsi divisi, mentalmente e materialmente, tra salute e lavoro. Il 2020 ha posto il mondo intero di fronte ad un bivio che il nostro territorio subisce da anni. 

Ecco l’augurio più bello che possiamo scambiarci è proprio questo: che si possa finalmente uscire, ma attraverso segni concreti di cambiamento, dalle secche di una condizione mortificante per l’economia locale. Il fermento in atto, con i cittadini che stanno riprendendo le sorti di Taranto nelle proprie mani, ci fa ben sperare. Che il 2021 sia un anno di rinascita, a tutte le latitudini e di libertà di credere in un mondo migliore. Noi e voi, insieme, lavoriamo per realizzarlo.