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I piccoli pazienti dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto hanno un nuovo amico: si chiama Tommi e sarà al loro fianco nel reparto di pediatria, nella grande sfida contro la malattia.
Tommi e i suoi amici è un progetto di Arci Ragazzi Taranto (i cui operatori, con un bagaglio ospedaliero pluridecennale alle spalle, saranno in reparto), LWB Project, che ne cura la gestione manageriale di sviluppo pogettuale e Softcare Studios, start up che sviluppa servizi di tecnologia immersiva in ambito sanitario. A credere nel suo valore e a finanziarlo, la Fondazione Puglia, nata nel 1991 e attiva in ambiti diversi, quali la ricerca scientifica e tecnologica, l’arte, la cultura e la salute, con un occhio particolare alle start up. Senza il loro supporto le idee sarebbero rimaste sulla carta.
Grazie dunque ad un lavoro sinergico e alla direzione generale dell’ASL, che ha approvato la proposta, la tecnologia entra in corsia, non più solo come dispositivo medico, ma vestita dei colori e delle emozioni del gioco.

Il linguaggio infantile per eccellenza, lo strumento attraverso il quale leggere il mondo, quando ancora non lo si conosce, quel vocabolario fatto di gesti e pensieri di pura creatività che chiunque di noi dovrebbe saper conservare per tutta la vita.
Parallelamente alla realtà della malattia, intollerabilmente dolorosa per un adulto e difficile da interpretare per un bambino, Tommi offre ai piccoli la possibilità di esperire anche un’altra realtà: quella virtuale. Un luogo sicuro e divertente dove poter “rielaborare” la routine ospedaliera. Siringhe, esami diagnostici, terapie e stetoscopi, che i piccoli vedono come le armi di un eroe negativo rivolte contro di loro, guadagnano, attraverso l’esperienza ludico-tecnologica, leggerezza, riacquisendo ai loro occhi il ruolo fondamentale che hanno nella lotta alla malattia.
Indossando un visore , il bimbo si immerge in uno scenario fantasy, divenendo protagonista di una serie di azioni che lo proiettano lontano, pur nel suo lettino, dalle emozioni negative della terapia. La sua sensibilità al dolore fisico ne risulta ridotta e in qualche modo egli sente nuovamente la capacità di gestire il proprio corpo, le proprie emozioni.
Questo strumento è già in uso, con notevole successo, presso gli ospedali specializzati di Torino, Firenze, Imola, e del Texas, negli USA.
A Taranto rappresenta una innovazione della quale essere particolarmente fieri, non solo perché il progetto è indirizzato ai bambini, ma perchè vede coinvolti anche gli adulti: i genitori e il personale ospedaliero. Il gioco è anche capacità di relazione, e Tommi aiuterà i bimbi a dialogare con mamma e papà, in un momento doloroso per entrambi. Al tempo stesso il personale ospedaliero lavorerà, anche durante la somministrazione della chemio e delle altre tipologie di terapia, in un clima di minore tensione

E se i visori “ Tommi e i suoi amici ” sono in grado di trascinare in una dimensione virtuale, il sostegno che il progetto continua ad ottenere grazie alla nostra piattaforma di fundraising è tutto reale (per donare potete visitare la pagina http://amiciditommi.it/).

E’ grazie ai fondi raccolti che Tommi esce dal virtuale sogno di aiutare i piccoli per entrare nella realtà del SS. Annunziata.